LA CONTESTUALITA' La prima immagine a sinistra tutti sappiamo cosa sia; il nostro Fila, amato vecchio rudere che ancora punta in alto i suoi calcinacci quasi a volerci indicare qualcosa .
Il Fila devastato, calpestato allora e ora come allora, da chi non prova schifo a sedersi con il maggior responsabile della sua demolizione, quel Diego Novelli che ancora la fa da protagonista, ancora detta i tempi, pone condizioni, sorride e irride con l'arroganza che gli viene da trovarsi davanti "antagonisti" che chinano il capo e si siedono ammutoliti .
E' l'immagine del Fila così comè da 12 anni, purtroppo una delle immagini più conosciute dai tifosi che ciechi d'amore lo amano anche per quello che realmente è ; una discarica a cielo aperto, un campo spelacchiato da cui emana si un forte vincolo di appartenenza alla Leggenda .
Il Fila è la testimonianza che davvero è esistita una squadra di calcio chiamata Grande Torino ; non ce la siamo sognata negli anni bui della serie B, dei presidenti-sciacalli, dei dirigenti-cuori-granata-infami, dei fallimenti, dei lodismi .
E' il Fila che prima o poi ogni politico che si rispetti ha giurato di ricostruire, ogni tifoso che si rispetti ha giurato di difendere .
E' il cavallo di battaglia di ogni politico che si professi tifoso e di ogni tifoso che voglia fare politica .
E' lì, sembra immobile e senza vita eppure sprigiona sensazioni come fossero caldi abbracci, brividi come quando ti sembra di sentire la voce cara di chi non c'è più .
La seconda immagine sulla destra può non rappresentare nulla, non richiama orgogliosi ricordi, è solo un fotogramma come tanti, nella nostra vita corrosa da fredde costruzioni che lasciano in bocca l'amaro senso della speculazione, che sopra tutto passa e calpesta, devasta .
E' l'immagine dei lavori di costruzione del centro commerciale Bennet, nell'area dell'ex-chinino .
Cosa abbiano le due foto in comune è suggerito dalla didascalia che le separa .
E' lo stralcio della famosa delibera del Comune di Torino, datata 25 maggio 2006 che fa riferimento ad un impegno, un vincolo, una clausola che lega l'inizio dei lavori del supermercato all'inizio dei lavori del Fila ; la possibile chiave di volta, la soluzione finale, il perno dove fare finalmente leva per riscattare anni di oblìo e dare un senso ad altrettanti anni di battaglie .
Tutto passato sottobanco, taciuto, ignorato.
Ogni commento è superfluo, se non magari sperare che la Bennet voglia costruire il suo market per poi demolirlo e ri-costruirlo ripartendo come il Fila, dai monconi al cielo .
