|
|
| E la nebbia si dissolse Lame di luce lacerarono le nuvole Un cielo azzurro e terso Li accolse all’improvviso Distante il brontolìo del tuono Immote eliche e motori Si calarono da quel bozzolo grigio Di latta e acciaio Posarono i piedi su un soffice tappeto d’erba La collina su cui si trovavano Digradava a valle in ondulati prati Grano selvatico, fresie Margherite e asfodeli Spruzzavano di colori il verde uniforme Eucalipti, tigli e pioppi Ristoravano d’ombre Stettero lì a lungo, estasiati A guardare, ascoltare, respirare Chi disteso sull’erba, chi accosciato Chi in disparte con i suoi pensieri Chi in gruppo a ridere di cose frivole Dimentichi degli ultimi istanti Così come del passato più remoto Mogli, amanti, compagne Figli, amici, passioni Ricordi svaniti insieme alla nebbia Solo un pallone di cuoio Pile di vestiti a mò di porta E via a giocare una partita infinita In attesa dell'infuocarsi del tramonto Ma la notte non calò mai su di loro La notte non calerà mai su di loro.
Edited by Bolmida - 4/5/2017, 18:17
|
| |