A Cuba, Ernesto Cardenal

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view post Posted on 6/2/2014, 12:03
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BOLMIDA

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A Cuba - di Ernesto Cardenal

Il poeta sacerdote (sospeso a divinis nel 1983 dal polacco Wojtila per il suo rifiuto a dimettersi da ministro della cultura ) nicaraguense, arriva a Cuba undici anni dopo la rivoluzione castrista, invitato come giudice di un concorso poetico.
Cardenal si ferma alcuni mesi nell'isola caribica e ha modo di vedere e toccare con mano la messa in pratica delle teorie professate da Marx. Cose che funzionano e altre che proprio non si coniugano con il nuovo apparato castrista, come per esempio la riluttanza della Chiesa cubana, che Cardenal definisce borghese ad aprirsi alla novitą socialista. Cardenal ha anche modo di approfondire la nascita del movimento del leader Maximo, le prime azioni contro la dittatura di Batista, le profonde diversitą e contrapposizioni tra quel movimento e l'allora Partito Comunista Cubano che, sembra incredibile, pur non approvando la dittatura tuttavia non la contrastava se non a parole.
Cardenal riconosce al nuovo corso il tentativo di egualitare i vari strati sociali della popolazione, attraverso una massiccia alfabetizzazione, con una singolare fusione tra studio e lavoro per non creare classi pił e meno abbienti. Visiterą i campi di lavoro per gli oppositori del governo castrista e le comuni sperdute sulla Sierra, e le confronterą con la sua comune di Solentiname, sul lago Nicaragua, dove Cardenal professa uno spirito rivoluzionario ma non violento che dovrebbe, nei suoi desiderata, propagarsi per tutta l'America latina.
 
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