Esperimento sociale, La battaglia di una sorella granata

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view post Posted on 20/12/2020, 10:09
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BOLMIDA

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Mi chiamo Barbara Valle e sono tifosa del Toro.
Il 23 novembre 2019 ero in Curva Primavera con mio marito e mia figlia di 12 anni.
Quella sera volevamo assistere a Toro – Inter, ma diverse centinaia di ultrà dell’Inter (non controllati e alcuni di loro anche armati) presenti in curva Primavera hanno provocato lo scoppio di una rissa, che ci ha costretti ad abbandonare lo stadio dopo pochi minuti dall’inizio della partita con nostra figlia spaventata e in lacrime.
Il Torino FC già nei giorni precedenti alla partita era informato del pericolo di incidenti, visto che, solo da un certo momento in poi, su indicazione della Questura, aveva riservato la vendita dei biglietti di curva Primavera ai possessori tessera del tifoso del Toro (questo perché le autorità sapevano che gli ultrà dell’Inter avevano comprato i biglietti in curva Primavera).
Tramite i miei avvocati ho chiesto alla Questura ed al Torino FC di ottenere i documenti relativi alla gestione della sicurezza di quella partita, per poter verificare le eventuali responsabilità. Il Torino FC non si è nemmeno degnato di rispondermi, mentre la Questura ha respinto la mia richiesta scrivendomi che si tratta di documentazione coperta da segreto.
A quel punto, pagando 300 euro di contributo unificato, ho fatto ricorso al TAR per ottenere la documentazione: il TAR ha incredibilmente dato ragione alla Questura affermando che si tratti di documenti segreti e mi ha addirittura condannato a rimborsare circa 600 euro al Ministero dell’Interno, oltre al danno, la beffa.
Voglio però andare fino in fondo, anche senza quei documenti. Ho quindi incaricato i miei avvocati, che mi difenderanno gratuitamente, di fare causa al Torino FC per non aver rispettato i protocolli di sicurezza (c’erano infatti solo 2 steward al secondo anello e gli ultrà dell’Inter sono entrati in curva senza controlli ed armati, mentre io e mia figlia di 12 anni siamo state perquisite da capo a piedi!).
Si tratta di una questione di principio: il mio obiettivo è infatti quello di ottenere il riconoscimento, da parte del giudice, della responsabilità della società sportiva per quanto è successo.
Ad inizio novembre i miei avvocati hanno nuovamente scritto al Torino FC, che nemmeno questa volta ha risposto. A questo punto, di fronte a una tale indifferenza, non ho scelta e mi trovo costretta a fare causa.
Con questa raccolta vi chiedo di darmi una mano, se volete e se potete, per il rimborso del contributo unificato della causa al TAR (che ho già pagato allo Stato) e per il pagamento delle spese che devo al Ministero dell’Interno e del contributo unificato della causa civile.
Il totale di queste voci è complessivamente di circa 1000 euro. Non un euro di quello che raccoglierò andrà agli avvocati: sono tutte somme che servono per pagare le tasse per fare causa al Torino FC di Urbano Cairo.
Se dovessi raccogliere una cifra più elevata, la terrò da parte per eventuali ulteriori spese di causa:se non və nə saranno, la destinerò ad iniziative benefiche, di cui vi informerò prima.
Il mio scopo è uno soltanto: ottenere giustizia per mia figlia.
Chi l’ha fatta uscire in lacrime dalla nostra curva per la sua incapacità di garantire la sicurezza dei tifosi del Toro non può sfuggire alle sue responsabilità e non è accettabile che non si degni nemmeno di rispondere ad una mamma che ha chiesto spiegazioni sui motivi della situazione di pericolo in cui si è trovata sua figlia di 12 anni!

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